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Cibo & Birra: pan di ramerino, il pane per celebrare l’arrivo della Pasqua

by in Chiacchiere, Ricette 19 Marzo, 2024

Celebrare un momento festoso impastando è più che mai adatto alla Pasqua.

Proprio in questi panini dolci del Giovedì Santo di tradizione fiorentina, il simbolo della croce sul pane assume un significato più forte assurgendo ad un significato aggiuntivo per l’anima; anche se non siete credenti fate il taglio sul panino così in cottura sprigionerà dei profumi meravigliosi!

Dopo la ricetta c’è l’abbinamento birrario a cura dell’Associazione Le Donne della Birra APS , tra i profumi del pane e l’aromaticità della birra i sensi saranno super sollecitati!

Ecco la ricetta:

Per il polish: 200 g di farina w 240-270, 15 g di lievito di birra, 200 ml di acqua

Per l’impasto: 300 g di farina 00 per tutti gli usi, 50 g di zucchero, 1 cucchiaio di rosmarino fresco tritato, (8-10 g), 50 ml di olio extra vergine di oliva, 150 g di uvetta, 30 ml di acqua, 30 ml di vino dolce (tipo vin santo o passito), 5 g di lievito di birra, 5 g di sale, 1 uovo sbattuto per dorare e farina q.b. per infarinare l’uvetta

Preparare il polish con gli ingredienti sopra descritti, si dovrà ottenere una pastella ben legata. Coprire e far riposare per 30-60 minuti.

In attesa del riposo del polish lavare l’uvetta e metterla in ammollo in acqua tiepida per 20-30 minuti. Se siete dei golosi potete lavare l’uvetta e poi ammollarla nel vino (che potrete poi usare nelle giuste dosi per impastare)!

Far scaldare l’olio (senza farlo bollire), unire il rosmarino, lasciar scaldare ancora un paio di minuti e poi spegnere il fornello, lasciar raffreddare.

Con la farina dell’impasto fare la fontana e al centro inserire il polish fermentato, l’acqua tiepida, il vino, il lievito e lo zucchero. Iniziare ad impastare, e inserire poco per volta l’olio al rosmarino. Lavorare l’impasto fino a quando risulta ben amalgamato.  Se l’impasto risulta troppo umido unire dell’altra farina fino a formare un impasto facile da lavorare e non troppo teso.

Unire in ultimo l’uvetta strizzata e infarinata, lavorare l’impasto solo il tempo di incorporarla.

Arrotondare l’impasto e mettere a lievitare per 45 minuti in una ciotola ben coperta.

Trascorso il tempo della lievitazione formare dei panini rotondi di circa 50-60g.

Adagiare i panini su una teglia foderata di carta da forno ben distanziati fra loro, facendo il tradizionale taglio a croce. Spennellare con l’uovo sbattuto e far lievitare per circa 45 minuti.

Spennellare nuovamente con uovo sbattuto e cuocere in forno preriscaldato a 175°C per circa 15-20 minuti.

All’uscita del forno spennellare i panini con uno sciroppo tiepido fatto di acqua e zucchero in parti uguali. Mangiati tiepidi sono profumatissimi!

Abbinamento birrario a cura della Beer sommelier Federica Russo

La presenza di due ingredienti caratterizzanti, quali l’uvetta e il rosmarino, rende sfidante questo abbinamento birrario.

L’uvetta fa parte, fin dall’Antichità, della tradizione culinaria italiana e non solo. Essendo molto versatile, arricchisce piatti sia dolci che salati. Regala piacevoli note fruttate, un morso succoso e una tipica dolcezza dalle sfumature “più scure”.

Il rosmarino è il re delle erbe aromatiche mediterranee che rende sfiziose anche le preparazioni più semplici. Ricco di oli essenziali, inebria con le sue pungenti note balsamiche e speziate e sorprende con quelle agrumate di alcune varietà.

Quale birra riuscirà a gestire al meglio queste due personalità?

Per questa ricetta sceglierò una Birra alle Castagne, non uno stile ma una grande famiglia che ne comprende diversi.

Nata in Corsica a metà degli anni ’90, in Italia ha conosciuto, nel tempo, un vero e proprio boom. Da quest’anno, infatti, partirà il primo concorso birrario monotematico.

Ecco la scelta per l’abbinamento: Castanea del Birrificio Artigianale 5+ (Trento).

Una birra ambrata a bassa fermentazione, dalla gradazione alcolica moderata (6,2% vol.), ispirata alle Bock tedesche e prodotta con il 20% di castagne locali.

Stile dalla forte connotazione maltata, originario della città di Einbeck, da qui la storpiatura in Bock che significa anche “ariete”, simbolo, ormai, di queste birre corpose.

Il tipico bouquet aromatico delle Bock, nella “Castanea”, è arricchito da aromi di frutta secca. Le note fruttate dell’uvetta ben si sposano, infatti, con quelle legate alla castagna e con i sentori maltati che virano verso il biscotto e il caramello. Il balsamico del rosmarino, invece, alleggerisce la pienezza della bevuta dando un più ampio respiro al finale e al contempo è arrotondato dalla spalla maltata della birra.

Pan di ramerino e Bock, un connubio avvolgente e profumato. Buona Pasqua a tutti!

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