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Cibo & Birra: insalata di anguria e caprino con verdure dell’orto

by in Chiacchiere, Ricette, Varie 10 Luglio, 2023

Quando si pensa all’anguria non si può fare altro che sentirsi immersi nell’estate e nella sua calura e cosa c’è di meglio di una bella fetta di anguria che rinfresca il corpo e i pensieri?

La sua naturale acquosità e la piacevole dolcezza rendono questo frutto perfetto da solo, ma ho voluto trasformarlo in un piatto estivo veloce e corroborante, l’accostamento con un formaggio così gustoso e sapido sembra azzardato ma non è affatto così, i due gusti così diversi si fondono alla perfezione regalandoci sapore e freschezza allo stesso tempo.

Continuiamo a rinfrescarci abbinando la giusta birra, dopo la ricetta c’è il racconto dell’abbinamento birrario scritto dalla Beer Sommelier Federica Russo de Le donne della birra APS .

per 4-6 persone

1 anguria (2 kg)

300 g di caprino morbido o una robiola di Roccaverano

1 cipolla rossa fresca tipo Tropea

200 g di pomodorini gialli

origano o maggiorana

Sale, pepe nero e olio extra vergine di oliva

Affettare la cipolla e metterla in ammollo con acqua e aceto di mele. Se il caprino è morbido lavorarlo con la forchetta, salarlo leggermente e peparlo; mettere in sac a poche; se il caprino è una robiola tagliarla a fettine.

Affettare l’anguria in modo trasversale allo spessore di 2 cm. Con un ring o un coppapasta di misura adeguata estrarre il cuore delle fette, eliminare tutti i semi.

Tagliare a spicchi o lasciare interi i cerchi a piacere.

Impiattare gli spicchi di anguria su un vassoio, distribuire in modo regolare il formaggio, i pomodorini tagliati a metà e la cipolla scolata e asciugata. Salare gli spicchi e le verdure, profumare con la maggiorana fresca e oliare con cura.

Servire fresco.

Abbinamento birrario:

Ma quanta estate c’è in questo piatto!!! Caprino, anguria, pomodorino giallo e cipolla di Tropea, già solo con i loro colori, richiamano la bella stagione, ma combinati in questa ricetta creano un gran bell’effetto. Complice, anche, l’impiattamento molto curato che fa venire subito l’acquolina in bocca…non si dice, infatti, che si mangia prima con gli occhi?!?

Abbinare questo piatto ad una birra sembra proprio una sfida degna di un western.

Abbiamo quattro ingredienti dalla personalità molto spiccata, un po’ come “I quattro dell’Ave Maria”. Non pensiate sia solo il caprino, con le sue note acide, lattiche e pungenti, a guidare la scelta verso lo stile più adatto. L’anguria si presenta come l’ingrediente più innocuo e invece, con la sua particolare dolcezza, può nascondere qualche insidia per il nostro palato. Il pomodorino giallo ha un gusto tendenzialmente più dolce rispetto al classico pomodoro rosso, senza però perdere il tipico tocco acidulo. E, infine, la cipolla di Tropea, meno aggressiva di quella bianca ma sempre molto aromatica e stuzzicante.

E allora come andrà a finire questo film? Tranquilli, non ci saranno né duelli sotto il sole cocente né risse al saloon, ma solo un bel bicchiere di birra in stile Berliner Weisse.

Stile storico tedesco molto in voga nella Berlino del 1800, prevede l’aggiunta di frumento maltato, inoculo di lactobacilli e lieviti selvaggi. Si ottiene, quindi, una birra a fermentazione mista dal tipico gusto acidulo accompagnato da piacevoli note citriche. Nella capitale teutonica, per mitigarne l’acidità, è tradizione aggiungere sciroppo di lampone o di asperula. Divertente è il risultato finale: una birra di colore rosso oppure verde!

Ma qui in Italia è bello gustarsela in purezza e ancor di più accompagnata a questa ricetta.

La nota acidula e quella citrica della birra sono perfette per legare gli stessi sentori che si percepiscono nel piatto e per sgrassare, grazie anche alla vivace carbonazione, il morso del formaggio. La parte tendenzialmente dolce degli ingredienti viene, invece, mitigata dall’acidità della bevuta. Birra dal corpo leggero, la gradazione alcolica può essere compresa tra 2,8% e 5%, molto rinfrescante e dissetante che si accompagna molto bene con la freschezza di questa insalata.

Fra le birre artigianali italiane, la scelta ricade sulla Berliner Weisse di Canediguerra (Alessandria) perché, oltre ai sentori tipici dello stile, ha un tocco speziato particolare che può esaltare le erbe aromatiche utilizzate per profumare il tutto, come origano o maggiorana.

Federica Russo

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